domenica 8 aprile 2012

Uè Pasquà!!

Ci poniamo milioni e milioni di domande, ma alla fine cos'è che vogliamo sapere?
Ogni giorno mi capita di pensare a quello che deve ancora arrivare, a quello che sto aspettando, ma in questo modo mi rendo conto spesso di non godermi quello che sto attualmente facendo e allora comincio a visualizzarmi come un individuo in uno spazio.
In questo modo riesco a valutare meglio le mie azioni e mi rendo conto che le sto attuando solo ed esclusivamente io. So benissimo che è un discorso abbastanza svarionante (scusate il neologismo), ma non credo di essere l'unico a farmi questo tipo di viaggi.
Facendo così mi riporto immediatamente alla realtà, a quello che in realtà sono e al valore che posso avere.
"Tutto è relativo" diceva Einstein e pare ovvio che la cosa sia diventata una massima da tutti citata in quanto racchiude probabilmente una delle più grandi riflessioni mai raggiunte dall'essere umano (e secondo voi come c'è arrivato popò di genio a sta frasetta? Sarà partito pure lui dal significato della parola "cucchiaio" per poi arrivare a pensare sul motivo dell'esistenza ;) )
Comunque, il concetto base di questa mitica frase è uno spettacolo...talmente semplice da pensare, ma così tanto difficile da intuire e spiegare.
Allora, in sostanza qualsiasi cosa o concetto visto da diversi punti di vista ha diversi metodi di lettura.
Ora, l'uomo inteso come specie animale è dotato di una coscienza ed è questo che lo pone in cima alla piramide dell'evoluzione, ma è anche quell'elemento che causa l'assoluta totalità dei nostri problemi.
Pensando a questo mi trovo ad immaginarmi come una macchiolina nera all'interno di una pozza di olio su un pavimento bianco latte...quale importanza avrà la mia esistenza? Ovvio che preso assieme agli altri puntini valgo la somma di tutta la macchia d'olio che su un pavimento bianco da un bel pò fastidio, diciamo che si nota, ma preso da solo sono praticamente pari al nulla.
Questa cosa da un certo punto di vista può risultare negativa, ma io invece la trovo decisamente rassicurante. Cosa potrà mai cambiare nell'Insieme un qualsiasi movimento del singolo puntino (di me in questo caso)...praticamente niente. Sicuramente influenzerà il movimento dei puntini immediatamente a contatto con lui, ma in maniera molto relativa (ecco che torna il "termine"). E' anche vero che come le onde create da un sasso nell'acqua così il movimento si propagherebbe per tutta la pozzanghera, ma sarebbe comunque destinato ad estinguersi presto, da qui parte il concetto che spiega come un individuo da solo vale poco, è muovendosi assieme alla collettività che può fare la differenza, ma questo è un altro discorso.
Per farvi capire in poche parole l'idea di essere così "insignificante" mi toglie molto il peso delle responsabilità, mette su un altro piano la paura di sbagliare nei percorsi intrapresi durante la vita e quindi di causare danni per gli altri. Ti impegni nelle cose che puoi, per le persone che ti stanno a diretto contatto, ma tanto più in la non potrai arrivare e qualche tuo errore potrà per la maggior parte delle volte avere un rimedio e se proprio un rimedio non c'è amen, visto che non esiste tanto vale non pensarci,no? Tanto vada come vada avrà ripercussioni su di te principalmente e marginalmente verso gli altri, ma l'effetto sarà destinato ad estinguersi presto tra gli individui, positivo o negativo che sia.
Arrivato a questo punto a quei pochi che avranno avuto le balle di leggere fin qua voglio dire che questa cosa è ovviamente una riflessione teorica nel senso che è molto facile a dirsi, ma molto molto difficile a farsi. Sono io il primo a preoccuparmi per tutti, a cercare di dare sempre il meglio e di essere un figlio di cui andare fieri, ma vedo se riesco a prendere sta faccenda della vita un pò meno sul serio e questo tipo di pensiero spesso mi fa riprendere un pò di equilibrio. In più poi spesso mi da modo di godermi meglio le cose belle che capitano tutti i giorni e se per caso un giorno non dovessero capitare va bè, capiteranno domani...no?
Ciao bella gente.

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